candele auto

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1) Candele e candelette non sono la stessa cosa.

Con il termine candela, o più precisamente candela d’accensione, si indica il dispositivo che genera la scintilla all’interno di ogni camera di combustione nei cilindri di un motore a benzina. Nei motori Diesel, noti anche come motori ad accensione spontanea, la combustione è innescata invece da una compressione. Su questa tipologia di motori non troviamo le candele d’accensione, ma le cosiddette candelette. Il loro funzionamento può variare a seconda dell’età dell’automobile. Nei vecchi motori a iniezione indiretta hanno il compito di riscaldare il combustibile nella precamera di combustione mentre nei nuovi motori a iniezione diretta svolgono un ruolo più marginale in quanto le moderne pompe ad altra pressione nebulizzano il carburante rendendo più facile la combustione anche alle basse temperature.

2) Com’è fatta una candela d’accensione?

La candela d’accensione è composta da più parti perfettamente integrate tra loro. La parte superiore della candela viene chiamata terminale e viene connesso alla pipetta. Costruito in materiale metallico, il terminale è uno dei due estremi dell’anima in metallo che attraversa tutta la lunghezza della candela, che ha all’altro capo l’elettrodo. Il corpo ceramico è il rivestimento che percorre tutta la candela, realizzato in una particolare ceramica a base di ossido di alluminio, ha la funzione di isolare le scariche elettriche prodotte per la combustione e resistere alle altissime temperature che questa genera all’interno del motore. Il corpo metallico è di norma un elemento unico di metallo che parte dal terminale per finire dentro il cilindro con l’elettrodo a massa. Quest’ultimo elemento, grazie all’avvitamento sulla testata del motore è l’unico a rimanere dentro il cilindro, dove genera la scintilla che innesca la combustione.

3) Quanto dura una candela?

Ogni costruttore indica quali sono i limiti di età e di percorrenza delle vostre candele, ma in realtà stabilirne la durata esatta può essere più difficile del previsto. Questo perché le candele in circolazione sono molto eterogenee tra di loro sia per fattura che per materiali utilizzati, ma anche perché il loro funzionamento dipende tanto dal tipo di mezzo su cui vengono montate e dal relativo utilizzo. In media una candela standard d’alta qualità come quelle proposte da Bosch, con prestazioni e affidabilità elevate, hanno una durata di vita tra i 15.000 e i 20.000 km per le automobili con più di 20 anni e tra i 40.000 e i 60.000 km per le automobile più moderne. Bosch offre la candela d’accensione adatta per ogni veicolo per soddisfare le esigenze di ogni motore.

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4) Come posso capire quando devo sostituire le candele?

Anche per i meno esperti, capire lo stato di usura delle candele può diventare un’operazione relativamente facile con un po’ di pratica. Se la candela necessità di essere sostituita di norma lo si capisce da alcuni “sintomi” abbastanza comuni su tutti tipi di autovettura: difficoltà durante l’accensione, aumento dei consumi, uscita di fumi eccessivi dallo scarico e nei casi più fastidiosi rallentamenti imprevisti e “singhiozzi” durante il viaggio. In questi casi può essere utili prima della sostituzione controllare la base della candela per capire un po’ più a fondo il problema. Se la candela è color nocciola, il motore sta funzionando bene, se la candela ha dei residui d’olio molto probabilmente bisogna controllare i livelli dell’olio, se è umida o arrugginita in alcuni punti è possibile ci sia qualche infiltrazione d’acqua.

5) Le posso cambiare da solo?

Il cambio delle candele è una delle operazioni apparentemente più semplici da fare anche da soli, ma servono alcuni semplici accorgimenti per poter lavorare in assoluta sicurezza. La prima cosa da fare è controllare che il motore sia spento e lasciarlo raffreddare prima di qualsiasi intervento, per evitare scottature e compromettere l’integrità della candela stessa o del cilindro. Ogni candela è collegata ad un cavo di alimentazione, sarebbe bene segnare (per es. con dei pezzi di nastro di colori differenti) il numero di cilindro ad essa associato. L’operazione di svitamento va fatta con delicatezza ma è relativamente semplice. Una volta estratta la candela bisogna poi controllare lo stato della candela e nel caso procedere con la sostituzione, ricordandosi di avvitare dolcemente le nuove candele per non rovinare la filettatura. Il nostro consiglio, qualora non si abbia particolare dimestichezza in questo campo ma si volesse comunque procedere da soli, è come sempre quello di farsi affiancare da una persona esperta o rivolgersi direttamente in officina.

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