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Tuning auto: cosa significa e quali sono le modifiche consentite

Tuning auto: cosa significa e quali sono le modifiche consentite

Trova l'officina PuntoPRO più vicina » Il mondo del tuning auto è affascinante e variegato, un vero e proprio regno da scoprire per gli appassionati di automobili che desiderano personalizzare e migliorare le prestazioni, ma anche l’estetica, del proprio veicolo. Continua a leggere per scoprire il concetto di tuning, le sue diverse sfaccettature e le normative che regolano le modifiche ai veicoli. Cosa significa Tuning Auto? Il termine “Tuning” si riferisce alla pratica di modificare e personalizzare un veicolo per migliorarne le prestazioni, l’estetica o entrambe le cose. Il Tuning può coinvolgere una vasta gamma di interventi, dai miglioramenti meccanici alle modifiche esterne e interne. I principali tipi di tuning sono: meccanico, estetico, audio ed elettronico. Vediamoli nello specifico. Tuning Meccanico Le modifiche meccaniche sono spesso mirate a migliorare le prestazioni del motore, la maneggevolezza e l’efficienza del veicolo. Tra le più comuni: Rimappatura della Centralina (ECU): Consente di ottimizzare le prestazioni del motore regolando i parametri elettronici. Scarico Sportivo: Migliora il flusso dei gas di scarico, aumentando la potenza del motore. Aspirazione e Filtri Aria: Sostituire il filtro dell’aria di serie con uno sportivo per migliorare l’afflusso di aria al motore. Sospensioni Sportive: Migliorano la stabilità e la tenuta di strada del veicolo. Impianto Frenante: Freni ad alte prestazioni per una maggiore capacità di frenata. Tuning Estetico Il tuning estetico riguarda principalmente l’aspetto visivo del veicolo: Body Kit: Aggiunta di paraurti, spoiler e altre parti per migliorare l’aerodinamica e l’estetica. Cerchi e Pneumatici: Sostituzione dei cerchi di serie con modelli più leggeri e sportivi, e utilizzo di pneumatici ad alte prestazioni. Verniciature Personalizzate: Colori unici e finiture speciali...

Cruise Control: 5 cose da sapere sul tempomat

Cruise Control: 5 cose da sapere sul tempomat

Trova l'officina PuntoPRO più vicina » Il Cruise Control, è una tecnologia molto apprezzata dagli automobilisti, soprattutto da coloro che percorrono molti chilometri ogni giorno in autostrada. Si tratta di un dispositivo inventato dall’ingegnere automobilistico e aeronautico Raph Teetor intorno agli anni ‘50: consideriamo infatti che la prima automobile già dotata di Cruise Control, era la Chrysler Imperial. Negli anni seguenti il Cruise Control arrivò anche in Europa, tuttavia inizialmente venne utilizzato soltanto su alcuni modelli di punta, macchine di fascia alta con una dotazione di serie di prim’ordine. Che cos’è il Cruise Control? Il cruise control è un dispositivo elettronico che permette di mantenere una determinata velocità: il guidatore può quindi gestire il volante e, eventualmente, le leve o i pulsanti che regolano la velocità. In questo modo, non solo si rispettano i limiti di velocità senza il timore di superarli (utile soprattutto in autostrada), ma si può rilassare anche una parte del corpo che magari è rimasta già tesa per un lungo periodo di tempo. Il significato letterale di “Cruise Control”, infatti, è “velocità di crociera”, che può essere definita come la velocità ideale che consente di mantenere le migliori condizioni se si pensa al risparmio di carburante, ma anche allo stile di guida e alla velocità da adottare su un certo tipo di strada. Il Cruise Control è nato anche per questioni di sicurezza e in tal senso continua a svilupparsi, con la finalità di allentare la tensione dell’automobilista che, pur restando sempre concentrato su ciò che avviene in strada, può almeno allentare la tensione sui pedali, diminuendo complessivamente il senso di stanchezza. Esistono due tipologie...

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