Consigli utili

Test Antidroga per i Conducenti: Cosa Dice il Nuovo Codice della Strada

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada nel dicembre 2024, sono state introdotte nuove e importanti modifiche, che interessano da vicino tutti i conducenti, nello specifico per contrastare la guida sotto l’effetto di droghe, una delle cause più gravi di incidenti stradali. L’introduzione del test salivare immediato, l’inasprimento delle sanzioni e l’estensione delle misure cautelari, rappresentano un cambiamento radicale nel sistema di controllo e prevenzione. Inoltre, si rafforza l’attenzione verso l’uso di farmaci che possono influenzare le capacità psicofisiche di chi si mette al volante. In questo articolo, analizziamo in modo dettagliato cosa prevede oggi il Codice della Strada sui test antidroga per i conducenti, come avvengono i controlli, quali sono le sanzioni previste e cosa devono sapere anche coloro che assumono farmaci regolarmente. Indice Cosa è cambiato: test salivare e sanzioni Sanzioni e misure cautelari Controlli e procedure di accertamento Farmaci e guida: attenzione alle nuove norme Cosa è cambiato: test salivare e sanzioni Con la riforma del Codice della Strada, il legislatore ha introdotto una serie di modifiche mirate a rendere più rapidi, semplici ed efficaci i controlli antidroga. In particolare, il cambiamento più rilevante riguarda l’utilizzo del test salivare su strada come strumento di screening preliminare. Test Salivare: come funziona Il nuovo test salivare può essere effettuato direttamente dagli agenti della polizia stradale o municipale durante i controlli, anche senza che il conducente dia segni evidenti di alterazione. Basta una semplice raccolta di saliva tramite un tampone orale per rilevare la presenza di sostanze come: cannabis (THC) cocaina oppiacei anfetamine metanfetamine Il grande vantaggio è la tempestività: in pochi minuti si può ottenere un...

Marmitta Catalitica: Quando Sostituirla e Quali Sono i Segnali di Malfunzionamento

Trova l'officina PuntoPRO più vicina » La marmitta catalitica è uno dei componenti chiave del sistema di scarico di un’auto, progettato per ridurre l’impatto ambientale dei gas emessi dal motore. Anche se spesso passa inosservata, una sua inefficienza può influire negativamente sulle prestazioni del veicolo, sui consumi e soprattutto sulle emissioni. In questo articolo esploreremo come funziona, come riconoscere i segnali di malfunzionamento, quando è necessario sostituirla e quali sono i costi medi dell’intervento. Indice Come funziona la marmitta catalitica? Segnali di malfunzionamento della marmitta catalitica Quando sostituire la marmitta catalitica? Quanto costa sostituire la marmitta catalitica? Come funziona la marmitta catalitica? La marmitta catalitica, o convertitore catalitico, ha il compito di trasformare i gas di scarico nocivi in sostanze meno dannose prima che vengano rilasciate nell’atmosfera. Questo avviene grazie a una reazione chimica innescata da metalli nobili come platino, palladio e rodio, che rivestono l’interno della struttura a nido d’ape del catalizzatore. Quando il motore è in funzione, i gas come monossido di carbonio, idrocarburi incombusti e ossidi di azoto passano attraverso la marmitta catalitica. Qui vengono convertiti in anidride carbonica, azoto e vapore acqueo, riducendo drasticamente la tossicità delle emissioni. Segnali di malfunzionamento della marmitta catalitica Riconoscere i sintomi di una marmitta catalitica guasta può aiutare a intervenire tempestivamente, evitando danni maggiori e spese più elevate. Ecco i segnali più comuni: Spia del motore accesa: se il sistema rileva un problema nella catalisi dei gas, si accenderà la spia di avviso sul cruscotto. Perdita di potenza: una marmitta ostruita o danneggiata può causare un calo delle prestazioni del motore. Aumento dei consumi di carburante: il motore lavora...

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